Stilla d’amore
- don luigi
- 26 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Cenacolo poetico

Stilla d’amore
Viene giù dai colli
la brezza della sera,
leggera come il moto
lieve del respiro.
E sovente mi ritrovo
a godere del suo ristoro,
che il cuore mio s’appaga
al suo passaggio vespertino.
Che mai posso osar di più
per questa stilla d’amore
che gratuita mi concede
a quest’ora della sera.
Luigi Razzano
Iconologia poetica

Stilla d’amore è una poesia delicata e “leggera come il moto / lieve del respiro”, che l’autore paragona al soffio soave e sottile della “brezza vespertina”, specie quella che “viene giù dai colli” durante le sere primaverili, quando pervade il corpo di un gradevole tepore fisico. Da qui la percezione della profonda sinergia che sussiste tra il respiro umano a quello della natura. Entrambi latori dello stesso alito vitale. Tutto lascia presagire un’inscindibile rapporto che sussiste tra questi moti e quello dello Spirito Divino, la cui azione per quanto determinante e fondamentale per l’esistenza, si manifesta in modo discreto e silente, da passare inosservata. Simili percezioni scaturiscono chiaramente da un rinnovato contatto con la natura fisica del mondo e quella spirituale di Dio, che il poeta tratteggia facendo memoria delle sue vibranti sensazioni fisiche e profonde emozioni spirituali, provate in queste circostanze: “… sovente mi ritrovo / a godere del suo ristoro / che il cuore mio s’appaga / al suo passaggio vespertino”. Si tratta di sensazioni semplici, percepibili da chiunque si accosta a queste realtà con lo stesso animo del poeta. Per questo esse sono in grado di procurare gioie profonde e indicibili, per le quale l’autore non osa chiedere di più dalla vita; ma delle quali avverte l’incontenibile desiderio di rendere partecipe il lettore, così da creare con lui una vera e propria sinergia poetica. E forse a questo livello che anche la presente poesia può divenire per il lettore un’autentica e gratuita “stilla d’amore”, ogni qual volta egli si ritrova a leggerla o ad ascoltarla al soffio della brezza serale.
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