La soglia del tempo
- don luigi
- 31 dic 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Cenacolo poetico
Auguri di Buon Anno

La soglia del tempo
“Cos’è l’eternità?”,
chiese il discepolo al maestro
nell’ultima lezione sul tempo.
“E’ l’attimo in cui ami”,
gli rispose il maestro.
“E l’amore?”
Gli replicò, come d’istinto, il discepolo.
“L’amore è …”.
Il maestro si fermò per un attimo in silenzio,
come incapace di trovare le parole giuste
a quel quesito che in fondo
albergava da sempre anche dentro di lui.
Poi, riprese: “L’amore è … la soglia del tempo”,
disse sussurrando, come soddisfatto
d’aver intuito finalmente una risposta.
E alzando lo sguardo verso i discepoli disse:
“Varcatela e gusterete già nell’oggi,
l’eternità di Dio”.
Luigi Razzano
Iconologia poetica
Collocato all’inizio dell’anno civile questo breve racconto, dal tono poetico, costituisce il modo con cui intendo rivolgere il mio augurio d’inizio d’anno a ciascuno di voi. Ogni volta, in questa notte, compiamo il passaggio da un anno all’altro. E così, con un susseguirsi più o meno lungo e rapido di passaggi, sperimentiamo il tempo nel suo divenire storico, durante il quale attraversiamo le diverse fasi della vita personale, che vanno dall’infanzia alla vecchiaia. Dinanzi a questa percezione ineluttabile del tempo e della vita, non pochi sono quelli che vorrebbero fermarlo per sempre, ma nessun potere ci consente di farlo. Tutti siamo sottoposti alle sue leggi. C’è tuttavia una condizione, di cui ognuno di noi dispone e che, malgrado il declino fisico, ci permette di intuirne la perennità. Questa condizione è l’amore che, nel caso specifico del racconto, viene paragonato a un “soglia”, varcata la quale si accede all’eternità. Pertanto ogni volta che viene compiuto un atto che abbia l’amore come principio, senso e fine, si ha come la possibilità di passare dal tempo cronologico, in cui tutto scorre e passa, a quello eterno che, già nell’oggi, consente di gustare l’essenza della vita, quella che ne garantisce la qualità vitale e la stabilità esistenziale. In questa rinnovata dimensione della vita, la realtà ci appare come pervasa da un dinamismo sinfonico, in cui perfino le tensioni più polarizzanti vengono armonizzate in un tutt’uno. Si tratta naturalmente di un’intuizione, come lascia intendere il racconto, alla quale siamo liberi di aderire o meno. Rimane vero che essa si rivela capace di aprire nuovi orizzonti esistenziali e perfino divini.
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