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Auguri di Pasqua



Carissimi, come di consueto vi faccio i miei auguri con una poesia, ma questa volta essa assume un tono un po’ speciale, perché scritta al termine di un periodo piuttosto doloroso, durante il quale, in coincidenza anche col tempo quaresimale, ho avuto modo di sperimentare più da vicino la “Passione di Cristo”. Un inatteso e complesso intervento chirurgico mi ha portato a interrompere i nostri contatti settimanali. Diversi di voi, giustamente, si sono chiesti le ragioni di questo mio prolungato silenzio, e ora che tutto sembra procedere per il meglio, eccomi a voi, più che mai deciso ad assicurarvi la mia vicinanza e spero anche la mia continuità.

Diverse sono state le poesie scritte in questo tempo di prova. Tra le tante che mi auguro un giorno di condividere con voi, ho scelto, per l’occasione, quella che esprime la gioia del Risorto. Il titolo è: Apparizioni pasquali.



Apparizioni pasquali


Quando l’aurora

volge al declino la notte

e l’alba dirada nel cielo

fugaci bagliori di luce,

stanno le donne

in attesa davanti al sepolcro.

Turbate e con lo sguardo

di là della pietra,

silenti, tra loro,

bisbigliano ancora

dolenti parole d’amore.

Un repentino brusio di mistiche voci,

inatteso, aleggia nell’aria

come un fruscio di vento leggero;

e quella pietra,

per tutti, sigillo di morte,

trasforma, per esse,

in ventura divina la sorte.

Sbigottite ora vanno

lodando tra gli astanti l’evento,

ma lei, di rimando,

geme vegliando la tomba

e col cuore fremente d’attesa

ne ode stupita la voce:

“Maria”, il Risorto le dice

ed ella sorpresa,

sprizzando di gioia,

irraggia per prima

del Verbo la gloria.

“È Pasqua!”

Erompe di grido la Vita.

Poi viene la sera,

quando spiegata,

la Parola si fa

pane spezzato nel mondo:

mistica essenza

di Cristo nel tempo.


Luigi Razzano

 
 
 

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